3 Luglio 2023

ACADEMY PHILIP MORRIS INSTITUTE FOR MANUFACTURING COMPETENCES (IMC)

Il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC) è il nuovo centro del gruppo Philip Morris per l’alta formazione e lo sviluppo delle competenze legate a Industria 4.0.

L’edificio è il risultato di una completa rivisitazione di un progetto preliminare esistente che ne assorbe il programma funzionale ma che ne rivoluziona gli spazi interni e l’architettura stessa dell’edificio. Un edificio ecosostenibile, autosufficiente e green, sensibile alle tematiche ambientali emergenti in grado di soddisfare sia le esigenze della committenza, sia di rimanere in un budget prefissato. È concepito per contenere aule e laboratori per la formazione professionale del mondo manifatturiero per l’industria 4.0. Le scelte progettuali sono state mirate a raccordare armoniosamente il nuovo edificio al contesto architettonico contemporaneo di recente costruzione della Philip Morris Factory. Ci si è ispirati alla storia architettonica della vicina città di Bologna: i portici bolognesi rappresentano un importante patrimonio architettonico e culturale per la città e ne sono il simbolo insieme alle numerose torri, un bene culturale italiano, “patrimonio dell’umanità” dell’UNESCO. Il Progetto attinge a questa idea di protezione e schermatura per realizzare una particolare soluzione che ne definisce il carattere architettonico e permette al corpo di fabbrica completamente vetrato di essere protetto dall’irraggiamento solare diretto. Una pergola continua infatti realizza una schermatura permeabile che offre l’occasione per una pelle verde avvolgente e un sistema di pannelli fotovoltaici integrati. Il tetto giardino completa l’edificio a “restituzione del maltolto” regalando una opportunità unica nel recupero di un’area importante definita dal ‘’print’’ stesso dell’edificio e ridisegna uno spazio outdoor prezioso, restituendo un’area di giardino altrimenti persa per sempre.

Si è scelta una tecnologia innovativa proponendo una struttura portante in legno lamellare dalle ottime prestazioni. Le strategie di eco-sostenibilità a salvaguardia dell’ambiente sono diverse e complesse prima tra tutte l’esposizione dell’edificio che permette nei mesi invernali di godere del massimo apporto solare, con ampie vetrate perimetrali, contribuendo a migliorare la performance di risparmio energetico, mentre in estate le pergole e il tetto giardino offrono un ottimo isolamento termico riducendo sensibilmente, le entrate di calore dalla copertura. Gli impianti seguono la stessa filosofia, l’impianto fotovoltaico inserito nelle pergole verdi assicura il fabbisogno energetico, garantendo il ricambio dell’aria richiesto, il riscaldamento e il raffrescamento attraverso il pavimento radiante, a sostituzione del consueto condizionamento dell’aria. Il tetto giardino è composto da arbusti, alberi e diverse essenze selezionate per una bassa manutenzione. Il sistema di raccolta delle acque meteoriche del tetto giardino viene immagazzinata in una cisterna e riutilizzata per uso sanitario e irriguo.

Il progetto segue lo standard di certificazione LEED del Green Building Council Italia e la certificazione WELL livello Gold, appositamente studiata per verificare e certificare il livello di salubrità e di benessere di chi vive negli ambienti costruiti.

La snellezza di un cantiere praticamente a secco, con installazione in opera dei componenti prefiniti, tempi di realizzazione molto ridotti, l’uso di energia da fonti rinnovabili, il recupero delle acque meteoriche una pelle verde avvolgente, rappresentano gli aspetti peculiari di questo progetto.

 

LA STRUTTURA IN LEGNO

Come accennato prima, per meglio rispondere ad una filosofia di sostenibilità ambientale, e tempi rapidi di realizzazione, la struttura inizialmente prevista in cemento armato dal progetto preliminare viene sostituita da una struttura più snella e leggera in legno lamellare e una struttura a telaio di legno per la realizzazione dell’involucro e dei i tamponamenti interni. Una proposta fortemente incoraggiata dai progettisti. Grandi portali in legno a vista scandiscono gli spazi interni e all’esterno la struttura lignea è presente nei pergolati continui a protezione della facciata vetrata, il solaio in legno è in grado di contenere un tetto giardino calpestabile. L’esperienza della progettazione in legno richiede un approccio diverso particolareggiato attento al dettaglio e soprattutto ad un grado di prefabbricazione non comune nelle tecnologie consuete. Questo porta alla collaborazione stretta con imprese specializzate del mondo del legno, uno sforzo progettuale indispensabile ma che ripaga in cantiere nelle fasi critiche di realizzazione e nei tempi certi di consegna dei lavori.

PERGOLA VERDE FOTOVOLTAICA

Il carattere del progetto è rappresentato dai pergolati, ispirati ai portici bolognesi, che rappresentano un importante filtro a protezione della facciata vetrata retrostante. Realizzati da una struttura di legno lamellare a vista sostengono un Brise Soleil metallico color corten che prevede la posa per una pelle verde avvolgente. Inoltre, la struttura è capace di integrare alla sommità i pannelli fotovoltaici per il fabbisogno energetico. Uno spazio outdoor protetto, naturale estensione dello spazio interno.

 

TETTO GIARDINO

La copertura a tetto giardino risulta essere un aspetto chiave dell’approccio sostenibile alla progettazione. A questo proposito si è scelto di integrare e non togliere una parte del terreno edificato, attraverso un tetto giardino capace di accogliere un manto erboso con piante, alberi sempre verdi come l’ulivo, la photinia e il pero con il ciliegio a foglia caduca. Mentre gli arbusti e piante aromatiche come il rosmarino, la salvia, la lavanda e il timo disegnano con lunghe fasce verdi, le diverse tonalità del giardino, facendo diventare questo, uno degli aspetti peculiari dell’intero progetto. Il tetto giardino offre una opportunità unica nel recupero di uno spazio outdoor prezioso definito dal sedime dell’edificio stesso, restituendo un’area di verde altrimenti persa per sempre. Numerosi i vantaggi di questa scelta progettuale, la prima tra tutte è la drastica riduzione del fenomeno “isola di calore” producendo ossigeno e regolando l’umidità atmosferica, facendo da ‘’mantello protettivo vivente”. Ne consegue un migliore isolamento termico, il manto erboso e le piante proteggono infatti non solo dall’irraggiamento solare, ma anche dai grandi sbalzi di temperatura, contribuendo a garantire un microclima ideale con conseguente risparmio energetico. Cattura dei gas serra attraverso arbusti e alberi di media grandezza, una strategia naturale a fronteggiare l’emergenza climatica in atto. Protegge dal sole e dalla pioggia dando alla membrana di impermeabilizzazione del tetto una vita tre volte superiore rispetto a un tetto tradizionale. Aumenta la valorizzazione estetica dell’edificio. Ritenzione delle acque meteoriche riducendo il carico della rete fognaria e un più facile riuso delle stesse. Aiuta la biodiversità fornendo nuovo habitat a uccelli e insetti. Grande capacità di isolamento acustico. Bassa manutenzione grazie all’uso di particolari essenze molto resistenti che hanno bisogno di limitato fabbisogno idrico. Il recupero delle acque meteoriche rappresenta un bene prezioso. Questo processo inizia proprio attraverso il manto erboso del tetto giardino che grazie alla elevata capacità di accumulo ed il lento rilascio delle acque da parte del substrato e dell’elemento drenante contribuiscono alla riduzione della velocità di flusso delle acque, allungando i tempi di drenaggio. Le acque sono poi incanalate in una cisterna con il vantaggio di recuperare le acque meteoriche per uso sanitario e irriguo.

INVOLUCRO TRASPARENTE

La luce naturale penetra profonda nell’edificio grazie ad un sistema di vetrate continue, protette dalle schermature verdi che permettono all’edificio di essere sempre illuminato da luce naturale per tutta la durata del giorno, riducendo l’uso di luce artificiale e rendono l’edificio salubre e luminoso che realizza una continuità spaziale tra interno ed esterno, godibile tutto l’anno.

CARATTERE TIPOLOGICO E DISTRIBUTIVO DEGLI SPAZI INTERNI

L’Academy si sviluppa su circa 1.250 mq. di superficie e comprende al suo interno le seguenti funzioni: entry-hall reception, un ampio foyer per l’accoglienza, un’aula magna, tre aule riservate per training workshop e incontri formativi dedicate alle attività di laboratorio pratico, alle attività di tipo teorico, servizi igienici. Un’area living è il fulcro dello spazio interno, inondata di luce naturale dall’alto, grazie alla vetrata sovrastante che rappresenta anche l’accesso al tetto giardino. È il luogo dove è prevista una parete verde verticale, o “natural wall’ realizza uno sfondo naturale che riprende il tema del verde esterno “risucchiandolo” verso l’interno. La parete verde genera ossigeno, migliorando l’umidità, catturando polveri sottili, riducendo muffe, batteri ed acari della polvere e migliorando l’acustica. Lo spazio interno è caratterizzato dalla presenza della nervatura strutturale composta da grandi portali in legno a vista che permettono di ottenere ampi spazi liberi. Le aule rappresentano il centro funzionale del progetto, godono di un doppio affaccio verso l’esterno definito da un perimetro vetrato continuo protetto dall’irraggiamento diretto del sole attraverso il filtro del pergolato esterno. L’aula magna può ospitare fino a 120 ospiti. la flessibilità dello spazio interno dell’aula magna e delle altre due aule training workshop è garantita dall’uso di una pannellatura scorrevole che all’ occorrenza può dividere o unire gli spazi interni, lo spazio del foyer, infine, si presenta come un’area filtro tra le aule e consente di accogliere un’area per lo smart-working e l’aggregazione per il break tra un corso di formazione e l’altro.

IMPIANTI

Aspetto fondamentale per aderire ad una filosofia di sostenibilità è rappresentato da una scelta ponderata e coraggiosa sul tipo di impianti da realizzare, dove le strategie per salvaguardare l’ambiente e ottenere così un forte risparmio energetico, sono diverse e complesse.

Prima tra tutte l’esposizione, che permette nei mesi invernali di godere del massimo apporto solare, dalle ampie vetrate perimetrali, contribuendo a migliorare la performance di risparmio energetico, mentre in estate il tetto giardino offre un ottimo isolamento termico riducendo sensibilmente, le entrate di calore dalla copertura. Queste sono le condizioni che permettono un ideale scambio termico permettendo di ridurre la potenza delle macchine termofrigorifere e sono le premesse che hanno portato alla scelta strategica degli impianti progettati. L’impianto fotovoltaico posizionato sulle pergole genera l’energia sufficiente per alimentare l’energia elettrica necessaria per l’edificio e le pompe di calore per la produzione del fluido termovettore caldo freddo dei circuiti del pavimento radiante ovviando al classico uso del condizionamento dell’aria. Tutti locali sono dotati di finestre apribili posizionate a quote diverse per permettere una ventilazione naturale degli ambienti, per le zone comuni è prevista la ventilazione naturale tramite delle aperture poste nella parte superiore dello spazio living di accesso al tetto giardino. Tutti gli ambienti inoltre sono dotati di ventilazione meccanica dimensionata in base al numero degli occupanti con una maggiorazione della portata di aria esterna pari al 60%, requisito per ottenimento della certificazione WELL.

SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

L’approccio adottato per la progettazione degli spazi è mirato a implementare il livello di confort abitativo generale, la struttura ad un solo livello è fruibile in ogni sua parte. Si è cercato di ridurre la percezione di diversità spesso conseguenza degli accorgimenti adottati per la riduzione delle barriere architettoniche. In particolare, i servizi igienici sono tutti accessibili senza discriminazione e diversificazione. È presente un ascensore per la libera fruizione del tetto giardino.

Ubicazione Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC) Crespellano Bologna

 

Progetto architettonico: arch. Valerio Cruciani, Federica Cecchi, Marta Giannini, Maria Chiara Conti, Maria Laura Di Gennaro

Progetto impianti :Progreen

Landscape design: Urban-Gap, realizzazione spazi verdi, Latifolia Group

Foto: Oliver Jaist Urban-Gap

Costruttore: Wolf Haus, Campo di Trens (BZ)

Lavori ;2021

Superficie Utile 1250mq

Tetto giardino 800mq